Maktab

EquiLibri d'Oriente ha deciso di aprire questo blog in conformità con quelli che sono i suoi fini e scopi. Maktab indica il nome di quella prima istituzione rudimentale dove nel mondo islamico i bambini cominciano ad apprendere la lettura e la scrittura. Allo stesso modo questo contenitore intende costituire un primo piccolo porto dove saperi, curiosità, storie, riflessioni e suggestioni attracchino, si incontrino e diano vita ad uno scambio continuo ricco di sfumature variopinte dove l'unica legge vigente sia quella di discorrere di cultura. Maktab vuol essere uno spazio dove giovani musulmani possano condividere la propria passione culturale senza confini, passando dalla letteratura all'arte, dalla musica al cinema, dal teatro alla fotografia. Tutti gli scritti e le opinioni espresse al loro interno appartengono agli autori dei medesimi e non ad EquiLibri d'Oriente. Afferrate i calami, dispiegate le vele e buona lettura!

Maktab2017-05-16T22:22:31+02:00
2108, 2019

Giovani e disconnessi

21 Agosto 2019|0 Comments

 Giovani e disconnessi “Conosci tu il paese dove i limoni fioriscono, nel fogliame buio fulgon le arance d'oro?” Johann Wolfgang Goethe   A esser i figli di “harragas e di ghoraba” ci si ritrova quasi sempre a creare una via alternativa alla nostra comprensione della realtà, una nuova letteratura, volendo sfruttare al meglio le origini, nel voler ristabilire un equilibrio identitario che si frantuma in ogni occasione di collisione sociale nella quale viviamo, nemmeno un caleidoscopio di luce ci regge. Come figli loro, siamo una costante sempre in movimento e senza pace, tra le identità bruciate di chi approda per la prima volta in un paese straniero e di chi, dando le spalle ai tramonti ha abbracciato l’alba dei nuovi inizi. Una di queste collisioni rappresenta quella che è diventata col tempo, la definizione più sentita della cosiddetta “Letteratura del [...]

2806, 2019

Frontiere cedevoli

28 Giugno 2019|0 Comments

Frontiere cedevoli Racconto classificatosi al terzo posto al Premio nazionale Piero Chiara giovani 2018   Fai un passo in avanti. Subito uno indietro. Muoviti sul confine, come una sentinella senza meta. Mantieni l'equilibrio, aggrappati al vento, alle nuvole, all'ombra dei corvi. Ma non fermarti qui, non fermarti più, non fermarti mai, perché è questa la tua frontiera, questo il tuo destino che si intreccia agli steli d'erba, ai granelli di sabbia, alle gocce d'acqua. Accetta chi sei diventata, ma non compiacertene, il cammino è lungo e l'acqua si fa rara man mano ti allontani dalla fonte. La tua voce mi segue ancora, un’ombra su un vetro smerigliato. In questi anni hai preso treni senza mai vedermi, solcato cieli e navigato mari, e ora sei qui ma non è più lo stesso, mi guardi mentre dondolo i piedi sul fiume perforato [...]

806, 2019

Tra le mani d’un nome

8 Giugno 2019|0 Comments

Tra le mani d'un nome Questo racconto si è aggiudicato il secondo posto (premio speciale consulta femminile regionale del Piemonte) alla XIV° edizione del Concorso letterario nazionale Lingua Madre       "Sono nata con qualcosa di profondamente spezzato in me qualcosa che si mostra irreparabile  un mostro che vive nel limbo che si fa presente sotto la mia pelle che tutto divora sino all'ultima fugace storia ogni briciolo di memoria di un tempo che più non mi appartiene  e di diverse realtà confuse qualcosa in me che continua a spezzarsi  che mi rende sbagliata  senza incastro con anima alcuna a lenire i pezzi un miscuglio di solitudine e apatia a soffocare le asperità  di una vita che non m'appartiene sono nata profondamente spezzata a metà due pezzi tra qui e lì con gli occhi affamati di illusioni un cuore [...]

207, 2018

Invoco cieli

2 Luglio 2018|0 Comments

Invoco cieli Invoco cieli, danzo per la pioggia. Osservo la luna, in cerca d'un viaggio che mi porti via. Nel buio della notte, ombre che mi perseguitano. Figure migranti sorvolano i mari. Anime morenti scappano infuocate nei cieli invocati. I nostri corpi si vogliono amare. Ma come faranno, denudati delle loro anime? Le nostre anime si parlano. Ma come faranno ad incontrarsi, in mezzo a questa fuga? Solo lui lo sa. Si, solo lo sceicco; che in mezzo allo scirocco sposa due anime solitarie, lasciando il terzo in balia al suo destino. Eccomi, figlio del vento, che invoco perso, i cieli.   Di Mahdi Sarhan.